Circle of security- Parenting, COS-P®: un corso per accrescere la sicurezza dei propri bambini e ragazzi

Cos’è e cosa propone?

Il Circolo della Sicurezza- Parenting (COS-P®) è stato creato da Cooper, Hoffman, Marvin, Powell nel 1998. Il protocollo è validato in tutto il mondo con prove di evidenza clinica.

Il programma COS-P® è un intervento di sostegno alla genitorialità suddiviso in 8 incontri di circa un’ora e mezzo ciascuno. È supportato da un dvd che propone diversi filmati per facilitare l’apprendimento dei vari concetti.

Gli incontri, previsti per gruppi di genitori, hanno un fine preventivo e psico-educativo; adatti a genitori per bambini e/o adolescenti. Il programma è particolarmente indicato per bambini della fascia 0-5 anni, ma viene utilizzato anche per le altre fasce di età e ha un’ottima efficacia. Nel programma è previsto un lavoro prima teorico e poi pratico attraverso esercitazioni con i video.

Il corso può essere tenuto solo da uno psicoterapeuta che ha effettuato il training specifico ed è iscritto nel registro “Circle of Security – Parenting, COS-P®”, che guiderà i genitori attraverso confronti, domande e riflessioni.

Perché partecipare a questo corso?

Attraverso questo programma vengono esplorati, con il genitore, i vari tipi di bisogni che il bambino ha, aiutandolo a comprendere come stare in ciascuno di essi. Viene data particolare importanza al ruolo della regolazione e organizzazione delle emozioni. I figli imparano a regolare i loro stati emotivi interni grazie alla capacità dell’adulto di riferimento di contenere e gestire le loro emozioni. Man mano che si cresce si passa dall’etero-regolazione (regolazione dei propri stati attraverso l’altro) all’auto-regolazione (capacità di regolarsi da soli). Con il Circolo della Sicurezza si lavora sulla capacità di “essere con” il bambino mentre prova le diverse emozioni, insegnandogli ad accoglierle e regolarle. Infine i genitori vengono aiutati a comprendere i comportamenti dei figli che non sono sempre di facile comprensione e i bisogni mascherati o non espressi.

Se il genitore nella sua infanzia ha vissuto delle emozioni in modo invasivo, o senza riuscire a gestirle e tollerarle, questi stati emotivi diventano intollerabili, anche quando li vive il proprio bambino. Per cui il bambino, a sua volta, non potrà imparare a gestire in modo funzionale tali stati emotivi. Lo scopo dunque è quello di migliorare la capacità di rispondere in modo adeguato alle richieste emotive del figlio.

Oggi sappiamo che la qualità delle relazioni tra genitori e figli può essere un fattore di protezione (o di rischio) in termini di eventuali problematiche che potrebbero emergere nel corso dello sviluppo del bambino (tra cui: difficoltà nel calmarsi dopo eventi stressanti, alto rischio di problematiche emotive, difficoltà nella regolazione emotiva, bassa autostima, rifiuto da parte dei pari). Le ricerche dimostrano che i bambini e gli adolescenti con una relazione di attaccamento sicuro sono più felici e collaborativi con i genitori; sono meno aggressivi; riescono a mantenere relazioni più positive e stabili; si sentono più sicuri nel risolvere problematiche relazionali; credono che per qualsiasi problema si può trovare una soluzione; si fidano del fatto che possono chiedere aiuto, ma al tempo stesso imparano anche a credere in loro stessi nel farcela da soli.

Migliorare la relazione genitore-bambino, vuol dire dare l’opportunità al figlio di essere un bambino sicuro e di diventare un adulto sicuro e capace di affrontare le difficoltà con resilienza. Lo scopo principale del percorso è quello di prevenire e riflettere sulle difficoltà emotive e relazionali dei bambini. Esso è indicato dunque sia per casi sintomatologici, sia in ottica di promozione della sicurezza per il bambino, sia in un’ottica psico- educativa.