Il cervello in fase adolescenziale

Sapete che nella fase adolescenziale avvengono dei cambiamenti nello sviluppo cerebrale che non sono mai avvenuti prima e che non potranno avvenire nell’età adulta?

Il cervello in fase adolescenziale è predisposto a mettere in atto dei cambiamenti fondamentali per la fioritura dell’essere umano.

adolescenza

  1. Il primo cambiamento cerebrale consiste nella riduzione del numero di cellule fondamentali per il cervello – i neuroni- e delle loro connessioni – le sinapsi. Tutte le connessioni che non servono al cervello o che non vengono molto utilizzate, vengono potate, come avviene quando si sfoltisce la vegetazione in un giardino. Questo viene appunto detto processo di “potatura”.
  2. Il secondo cambiamento ha a che fare con la mielinizzazione. Questo processo consente la formazione di una guaina mielinica intorno ai prolungamenti- gli assoni – dei neuroni. In questo modo il segnale passa più velocemente da una cellula all’altra e le informazioni vengono trasmesse in modo più efficace ed efficiente.
  3. Il terzo cambiamento riguarda il passaggio da un pensiero letterale ad un pensiero globale più complesso. Con lo sviluppo della corteccia prefrontale, la parte del cervello che si trova subito sotto la pelle, l’adolescente inizia ad avere delle capacità riflessive e di autoconsapevolezza ben maggiori rispetto all’età infantile.
  4. Inoltre nella fase adolescenziale il livello di dopamina è più basso rispetto a quello presente nelle altre fasi di vita, mentre il suo rilascio in reazione alle esperienze compiute è maggiore. Questo è uno dei motivi per il quale c’è una maggiore spinta alla gratificazione.
  5. Due zone del cervello, che si chiamano sistema limbico e tronco dell’encefalo, che attivano le reazioni emotive e di difesa, nel periodo adolescenziale sono più attive di quanto non lo siano nell’infanzia e nell’età adulta.
  6. Infine anche l’amigdala, un’altra zona del cervello che regola le emozioni, si attiva più facilmente che in altre fasi di vita.

Sicuramente tutti questi cambiamenti non rendono la vita semplice né agli adolescenti, che devono utilizzare molte energie per rispondere a tutti questi cambiamenti, né agli adulti che gli stanno accanto e che devono accompagnarli in questo processo delicato di crescita e trasformazione.

Ma l’adolescenza è il periodo dell’innovazione, della esplorazione creativa, della ricerca di novità, del coinvolgimento sociale.

Se questo periodo è ben vissuto non solo servirà a costruire l’uomo di domani, ma darà l’opportunità di vivere delle esperienze davvero arricchenti e piene!

Termino con una mia riflessione: non lasciare soli gli adolescenti vuol dire credere nelle loro potenzialità e formare le persone adulte del futuro. Stare dietro a tutti i cambiamenti che gli adolescenti vivono non è semplice per loro stessi se sono da soli. Con l’aiuto di figure di riferimento il discernimento e l’utilizzo delle proprie risorse potrà essere incanalato al meglio!